Lezioni di Giapponese

20) La particella ka

21 aprile 2020

こんにちは!

Nella lezione scorsa, abbiamo detto che la struttura della frase in giapponese è

soggetto + oggetto (ed eventuali altri complementi) + verbo.

E per fare le domande? Come cambia la struttura?

Non cambia, o meglio, per trasformare una frase in una domanda basta aggiungere una particella in fondo alla frase: la particella ka.
Corrisponde al nostro punto di domanda che in giapponese scompare. Alla fine della frase dopo la particella ka si mette quindi il punto. In realtà, da quando ci sono computer e cellulari e il Giappone è più aperto all’Occidente, capita di trovare punti di domanda oltre alla particella ka.

Vediamo degli esempi

マリアさん は 学生 です か。
Mariasan wa gakusei desu ka.
Maria è una studentessa?
(学生 = がくせい = studente/studentessa)

Notate che se togliessimo la particella ka dalla frase, questa non cambierebbe di struttura, l’unica differenza è che da interrogativa diverrebbe affermativa.

マリアさん は 学生 です。
Mariasan wa gakusei desu.
Maria è una studentessa.

Come si risponde a una domanda? 

Vediamo come rispondere con sì o no.

  • はい Hai oppure ええ ee per dire
  • いいえ Iie per dire no
  • そう です sou desu per dire è così
  • そう では ありません sou dewa arimasen (e tutte le variazioni come jaa arimasen, ja nai desu ecc) per dire non è così

Quindi rispondiamo alla domanda

マリアさん は 学生 です か。
Mariasan wa gakusei desu ka.
Maria è una studentessa?

Se sì:

  • はい/ええ、 (マリアさん は) 学生 です。
    hai/ee, (Maria san wa) gakusei desu.
    Sì, è una studentessa (“Maria” può essere sottinteso).
  • はい/ええ、 そう です。
    hai/ee, sou desu.
    Sì, è così.

In caso negativo:

  • いいえ、  (マリアさん は)   学生 では ありません。
    Iie, (Maria san wa) gakusei dewa arimasen.
    No, non è una studentessa (“Maria” può essere sottinteso )
  • いいえ、 そう では ありません。
    Iie, sou dewa arimasen.
    No, non è così.

Nota

Attenzione che in genere i giapponesi per non essere sgarbati spesso non dicono direttamente di no. A volte, ad esempio se chiedete di fare qualcosa e loro non lo vogliono fare, per far capire che la risposta è no tentennano e dicono qualcosa come ちょっと chotto (letteralmente significa “un po’” ma viene usato anche per prendere tempo quando non si vuole rispondere).
In quel caso sappiate che se state chiedendo di uscire a una ragazza e questa non dice di sì ma tentenna… beh mi spiace ma quello è un due di picche (ritenta e sarai più fortunato!).

Le domande negative

Le domande negative sono un po’ insidiose, perchè a volte prevedono risposte che sono l’esatto contrario dell’italiano.

Immaginatevi questa situazione: Sara è una studentessa italiana, ma è bionda con occhi azzurri quindi sembra inglese.
Il professor Tanaka, parlando di Sara con la professoressa Yamamoto, le chiede stupito:

Prof. Tanaka: “Sara non è inglese?”
Prof. Yamamoto: “No, non è inglese. È italiana”.

In italiano, diciamo “no, non è inglese”, ma in giapponese si risponde “, non è inglese” perchè il sì conferma la domanda negativa del prof. Tanaka. A una domanda negativa, se la frase al negativo è vera, dovrò rispondere con sì, mentre se non è vera dovrò rispondere con no.

Proviamo quindi a tradurre in giapponese:

Prof. Tanaka:   サラ はイギリス人 では ありません か。
        ”Sara wa igirisujin dewa arimasen ka?”
Prof. Yamamoto: はい/そうです、イギリス人 では ありません。イタリア人 です。
        ”Hai/sou desu, igirisujin dewa arimasen. Itariajin desu.”

Vi ho messo sia hai (sì) che sou desu (è così) perchè il discorso vale per tutti e due i casi.

Il discorso di sì o no può confondere, ma vi suggerisco un piccolo trucchetto: che sia はい o そうです, nella vostra testa pensateli come un “è corretto”. Allo stesso modo pensate いいえ e そうではありません come “non è corretto”.

Prof. Tanaka:   サラ はイギリス人 では ありません か。
        ”Sara wa igirisujin dewa arimasen ka?”
        ”Sara non è inglese?”
Prof. Yamamoto: はい/そうです、イギリス人 では ありません。イタリア人 です。
        ”Hai/sou desu, igirisujin dewa arimasen. Itariajin desu.”
        ”È corretto, non è inglese. È italiana”.

Se invece Sara fosse inglese, la professoressa Yamamoto avrebbe risposto:

いいえ / そう では ありません、イギリス人 です。
Iie/sou dewa arimasen. Igirisujin desu
“Non è corretto, è inglese.”

Certo non è facile perchè è proprio il contrario di quello che diciamo in italiano, ma se vi ricorderete del trucco ve la caverete e non cadrete nella trappola.

Spero sia tutto chiaro, ma se avete dubbi scrivete un commento qui sotto oppure andate qui.

バイバイ!またね!

4 thoughts on “20) La particella ka

  1. こんばんは!日本語のレッスンありがとうございます。Hai messo in piedi un progetto bellissimo, おめでとう! Ho notato che nel secondo esempio che hai riportato in questa lezione, in cui volevi mostrare l’uso di そうです al posto di はい forse per un errore di battitura hai ricopiato la stessa frase del primo esempio (oppure non ho capito io 🙇 ) Grazie ancora, sei un mito!

    1. Ciao Roberto, grazie mille!
      Non sono sicura di aver ben capito la tua domanda.
      Se ti riferisci ai primi due esempi, lì faccio vedere come la particella ka cambia la frase affermativa “Mariasan wa gakusei desu” nella sua versione interrogativa “Mariasan wa gakusei desu ka”.
      Se invece parli di più sotto, nel paragrafo “come si risponde a una domanda”, riporto la stessa domanda di sopra (Mariasan wa gakusei desu ka) perché continuo il discorso e faccio vedere come si può rispondere a tale domanda.

      1. Credo si riferisca alla frase
        “Sì, non è inglese. È italiana”.
        In entrambi gli esempi hai scritto la stessa frase in giapponese (aprendo con “はい”), quindi il “trucchetto” non si capisce.

        Complimenti comunque, è un sito super e spieghi davvero bene

        1. Ciao Simone,
          grazie, ora ho capito quello che intendeva.
          Ho riscritto il paragrafo, ora dovrebbe essere più chiaro.

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