129) Verbi: la forma causativa-passiva parte 2
2023年2月28日
おはよう!
Nella lezione scorsa abbiamo visto come costruire la forma causativa-passiva: prima si passa il verbo in forma causativa e poi lo si trasforma al passivo.
Adesso vediamo come può essere usata questa forma con degli esempi.
Partiamo da una frase con la forma causativa:
(1)
父は子供に牛乳を飲ませた。
Chichi wa kodomo ni gyuunyu wo nomaseta.
A ha fatto/lasciato bere B.
Trasformandola al passivo questa diventa
(2)
子供は父に牛乳を飲ませられた。
Kodomo wa chichi ni gyuunyu nomaserareta.
I bambini sono stati costretti a bere il latte dal padre.
Prima di tutto ripassiamo come coniugare il verbo 飲む nomu in forma causativa passiva:
forma piana -> causativa -> casuativa-passiva
nomu -> nomu + A +seru -> nomaseru -> nomaseru +rareru -> nomaserareru
Nel secondo esempio nomaserareru è coniugato al passato piano quindi nomaserareta.
Ora ragioniamo un attimo sulle frasi. Prima di tutto passando dalla frase attiva (1) a quella passiva (2) il punto di vista cambia dal padre ai bambini. Nella (1) chichi è il soggetto della frase e mentre nella (2) il soggetto è kodomo e chichi viene accostato alla particella に che marca quindi il complemento d’agente (quello che risponde alla domanda da chi/da cosa?).
Se nella (1) potevo avere il dubbio che il bere il latte fosse un’imposizione (ha fatto bere), perché poteva anche essere un permesso (ha lasciato bere), nella (2) si capisce che i bambini non erano contenti di bere il latte, ma il padre gliel’ha fatto fare comunque (sono stati costretti).
Vediamo un altro esempio, partendo sempre da una frase causativa.
黒尾さんはけんまくんに野菜を食べさせた。
Kuroo-san wa Kenma-kun ni yasai wo tabesaseta.
Kuroo ha fatto mangiare le verdure a Kenma.
Ora proviamo a trasformarla aggiungendo il passivo
けんまは黒尾に野菜を食べさせられた。
Kenma wa Kuroo ni yasai wo tabesaserareta.
Kenma è stato costretto da Kuroo a mangiare le verdure.
La foma causativa-passiva contratta – sareru
I verbi coniugati in forma causativa passiva sono abbastanza lunghi. Se pensiamo che poi vanno anche coniugati ad esempio con la forma cortese o con il tempo verbale, diventano ancora più lunghi.
Nel linguaggio informale esiste una versione contratta della forma causativa-passiva: il -serareru può essere accorciato in -sareru. Questo però vale solo per i verbi godan con l’eccezione di quei verbi che terminano in su, cioè tutti i godan che non terminano in -su possono avere la versione contratta.
Riprendiamo quindi i verbi godan visti come esempio la volta scorsa e aggiungiamo un passaggio per avere la versione accorciata.
yomu -> yomu + A + seru -> yomaseru -> yomaseru + rareru -> yomaserareru -> yomasareru
hataraku -> hataraku + A + seru -> hatarakaseru -> hatarakaseru + rareru -> hatarakaserareru -> hatarakasareru
isogu -> isogu + A + seru -> isogaseru -> isogaseru + rareru -> isogaserareru -> isogasareru
asobu -> asobu + A + seru -> asobaseru -> asobaseru + rareru -> asobaserareru -> asobasareru
matsu -> matsu + A + seru -> mataseru -> mataseru + rareru -> mataserareru -> matasareru
kau -> kau + A + seru -> kawaseru -> kawaseru + rareru -> kawaserareru -> kawasareru
kaeru -> kaeru + A + seru -> kaeraseru -> kaeraseru + rareru -> kaeraserareru -> kaerasareru
hanasu -> hanasu + A + seru -> hanasaseru -> hanasaseru + rareru -> hanasaserareru -> hanasasareru NO
hanasu è un godan che termina in su quindi non si può passare alla versione contratta.
またね!