58) Introduzione agli aggettivi
2021年5月4日
こんにちはみなさん!
Oggi affrontiamo un argomento nuovo: gli aggettivi. Come vedremo, sono un po’ diversi dall’italiano perché ne esistono di più tipi e possono essere coniugati quasi come i verbi. Rimane sempre la regola che in giapponese non esiste maschile o femminile, singolare e plurale: l’aggettivo viene quindi coniugato solo in base al tempo verbale e alla sua funzione.
Gli aggettivi come attributi o predicati
Prima di spiegare i tipi di aggettivi presenti nella lingua giapponese, facciamo una piccola premessa. Un aggettivo in una frase può avere due funzioni: attributiva e predicativa.
Un aggettivo ha la funzione attributiva quando viene accostato a un nome. Ad esempio nella frase “la stanza ampia è la tua” l’aggettivo “ampia” si accompagna al sostantivo “stanza”. L’essere ampia è un attributo della stanza.
Un aggettivo ha invece la funzione predicativa quando è accostato al verbo essere. Ad esempio nella frase “la tua stanza è ampia” l’azione è descritta dal verbo essere insieme all’aggettivo “ampia”.
Ho fatto questa premessa perché, in base alla loro funzione, gli aggettivi possono cambiare.
I tipi di aggettivi
Cominciamo dalle basi: quali sono i tipi di aggettivi e qual è la loro forma presente affermativa.
Esistono principalmente due tipi di aggettivi: gli aggettivi in I e gli aggettivi in NA. La loro forma base, cioè presente e affermativa, è quella che si trova sul dizionario.
Come fare a distinguerli?
La regola è che tutti gli aggettivi in I finiscono in I, mentre gli aggettivi in NA possono finire in tutti i modi possibili. Questo vuol dire che se un aggettivo non finisce in I è di sicuro in NA, mentre se finisce in I potrebbe essere sia in I che in NA.
Facciamo qualche esempio.
Sono aggettivi in I:
- kawaii, che significa sia carino che poverino
- hiroi, spazioso
- takai, costoso/alto
- atarashii, nuovo
- omoshiroi, interessante
- yasui, economico
- nagai, lungo
- furui, vecchio/antico
- yasashii, gentile
- muzukashii, difficile
- mijikai, corto
Sono aggettivi in NA:
- shizuka, tranquillo/silenzioso
- kirei, bello/pulito
- genki, in salute/energico
- kantan, facile
- yuumei, famoso
Come vedete, genki, kirei e yuumei finiscono in I, ma sono aggettivi in NA.
Gli aggettivi in I e in NA come predicati
Se con funzione predicativa, gli aggettivi in I e in NA si comportano allo stesso modo: si usa la forma base da dizionario senza cambiarla.
Aggettivo in i: 広い hiroi
このへやは広いです。
Kono heya wa hiroi desu.
Questa stanza è spaziosa.
Aggettivo in NA: 静か shizuka
このへやは静かです。
Kono heya wa shizuka desu.
Questa stanza è tranquilla.
In tutti e due gli esempi è riportata la forma cortese. Se vogliamo trasformare la frase in forma piana, quindi più colloquiale, si rimuove il desu.
このへやは広い。
Kono heya wa hiroi.
Questa stanza è spaziosa.
このへやは静か。
Kono heya wa shizuka.
Questa stanza è tranquilla.
Per gli aggettivi in NA esiste un’altra versione piana che vede だ alla fine: il だ rende la frase più assertiva.
このへやは静かだ。
Kono heya wa shizuka da.
Questa stanza è tranquilla.
Gli aggettivi in I e in NA come attributi
Se consideriamo la funzione attributiva, presente e affermativa, gli aggettivi in I e quelli in NA si comportano diversamente. Ricordo che la funzione attributiva è quando l’aggettivo precede il nome.
Aggettivo in i: 広い hiroi
広いへや
Hiroi heya
Una stanza spaziosa
Aggettivo in NA: 静か shizuka
静かなへや
Shizuka na heya.
Una stanza tranquilla
E qui capiamo perché gli aggettivi in NA si chiamano così: messi accanto al nome (l’aggettivo in giapponese va sempre prima del sostantivo a cui si riferisce), si accompagnano a な.
Gli aggettivi in NO
Oltre agli aggettivi in I e in NA esiste una specie di sottocategoria: gli aggettivi in NO. Questi non sono veri e propri aggettivi, ma sostantivi che svolgono la funzione di aggettivo. Si chiamano così perchè sono sempre associati alla particella の. Vediamo un esempio:
女の人, onna no hito, donna
人, hito, lo abbiamo già visto nella lezione 15 e significa persona.
“Onna no hito” letteralmente sarebbe “persona di donna”. Onna è il sostantivo “donna” che insieme alla particella no assume la funzione di aggettivo e quindi “di donna” = “femminile”. Facendo un passaggio in più, “persona femminile” diventa semplicemente “donna”.
Gli aggettivi in NO sono pochi, ma alcuni si trovano abbastanza frequentemente, ad esempio:
- 男の子, otoko no ko, ragazzo
- 男の人, otoko no hito, uomo
- 女の子, onna no ko, ragazza
- 女の人, onna no hito, donna
Con questo finisce questa introduzione agli aggettivi. La prossima volta vedremo come coniugare gli aggettivi in forma presente negativa.
A presto! またね!
svista:
男の人, otoko no ko, ragazzo
男の子, otoko no hito, uomo