160) Sentimenti e sensazioni: garu
2023年12月12日
おはようみなさん!
Oggi parliamo del verbo がる, un ausiliare che si attacca ad aggettivi legati alla condizione psicologica (sentimenti) o fisiologica (sensazioni) di altre persone. Si usa per esprimere le emozioni e le sensazioni degli altri ed è traducibile letteralmente con “mostra segni di…” o “sembra…”
La costruzione è semplice: basta prendere la radice dell’aggettivo, quindi aggettivo in I senza la I finale e aggettivo in NA senza il な e gli si attacca がる
itai -> itai + garu -> itagaru
zannen (na) -> zannen + garu -> zannengaru
がる si coniuga come un verbo godan quindi:
- piana presente affermativa: がる
- piana presente negativa: がらない
- cortese presente affermativa: がります
- cortese presente negativa: がりません
- forma in TE: がって
- passato piano affermativo: がった
- volitiva: がろう
- condizionale: がれば
- ecc
Vediamo qualche esempio.
彼女は蜘蛛を怖がる。
Kanojo wa kumo wo kowagaru.
Lei ha paura (mostra segni di aver paura) dei ragni.
猫が死にましたから、父は悲しがっています。
Neko ga shinimashita kara, chichi wa kanashigatte imasu.
Il gatto è morto, per questo papà è triste.
子供は試合を負けてざんねんがっています。
Kodomo wa shiai wo makete zannen gatte imasu.
I bambini sono delusi di aver perso la partita.
Garu è molto usato abbinato a hoshii per esprimere desideri degli altri.
Senza garu, quindi solo con hoshii o la desinenza -tai, il soggetto o è la prima persona, cioè io, o è una persona con cui posso empatizzare. Se invece parlo con una terza persona generica, si usa garu perché aggiunge un senso di incertezza (e sappiamo che essere più vaghi per i giapponesi vuol dire essere più educati). In fondo è difficile sapere esattamente cosa un’altra persona desideri, usare garu toglie quel senso di arroganza da “sotuttoio”.
あの子がおもちゃをほしがっているよ!
Ano ko ga omocha wo hoshigatte iru yo!
Quel bambino vuole proprio il giocattolo!
お父さんは新しい車をほしがる。
Otousan wa atarashii kuruma wo hoshigaru.
Papà sembra volere una nuova macchina.
Attenzione che se la frase in cui c’è garu è una subordinata di un’altra frase (principale), ad eccezione del caso attributivo, garu viene omesso. Ad esempio
- 森先生は虫が怖がります。
Mori sensei wa mushi ga kowagarimasu.
La prof. Mori ha paura degli insetti. - 虫が怖い人は森先です。
Mushi ga kowai hito wa Mori sensei desu
La persona che ha paura degli insetti è la prof. Mori. - 森先生は虫が怖いそうだ。
Mori sensei wa mushi ga kowai sou da.
Ho sentito che la prof. Mori ha paura degli insetti. - 森先生は虫が怖いと言った。
Mori sensei wa mushi ga kowai to itta.
La prof Mori ha detto che ha paura degli insetti.
In 1 garu appartiene alla frase principale quindi è ok.
In 2 garu è usato in forma attributiva, definisce l’attributo di 人 hito, persona.
In 3 siccome la frase in cui c’è garu è subordinata rispetto alla principale “ho sentito che”, garu viene tolto.
Lo stesso in 4, dove la principale è “Mori sensei to itta”, “la prof. Mori sensi ha detto”.
Alcune combinazioni di aggettivo+garu possono essere trasformate in sostantivi sostituendo la u finale con la i. Ad esempio
寒がり samugari, una persona sensibile al freddo
怖がり kowagari, una persona che si spaventa facilmente
暑がり atsugari, una persona sensibile al caldo
恥ずかしがり hazukashigari, una persona timida
またね!
こんにちはロベルタ先生
1) segnalo che nell’ultima riga, prima del saluto, il Kana Kanji Majiri recita 暑がり atsugari mentre in Romaji compare atsukashigari, in più mi sembra, guardando le traduzioni degli esempi prima, che la “sensibilità della persona ” dovrebbe riferirsi al caldo.
2) chiedo per maggiore comprensione: la coniugazione di garu è volutamente incompleta, perchè quelle che mancano le dobbiamo completare noi discenti , oppure garu non ha (nel senso che non di usa) per es: la forma Imperativa o Passiva o Causativa ecc. ecc.
come sempre un molto rispettoso どうもありがとうございます。
Ciao Beppe!
1) Giustissimo. Avevo in mente sia atsugari che hazukashigari e alla fine, causa stanchezza, ho fatto un mix dei due. Ora ho corretto, grazie!
2) Garu si coniuga come un qualsiasi godan, quindi ci sono tutte le coniugazioni possibili (ne ho messo solo alcune come esempio).
Come al solito, grazie a te che mi aiuti a correggere le sviste 🙂