70) Volere
2021年8月3日
Ciao a tutti! Dopo i verbi piacere e odiare, che come abbiamo visto si traducono con gli aggettivi 好き suki e 嫌い kirai, oggi iniziamo un argomento nuovo, ovvero come dire “volere”.
Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra quando diciamo di volere qualcosa o di voler fare qualcosa. Sono infatti due casi diversi che in giapponese vengono resi in maniera differente.
Volere qualcosa
Per dire che si vuole o si desidera qualcosa, si usa l’aggettivo 欲しい hoshii (aggettivo in I), che letteralmente potremmo tradurre come “desiderabile”.
新しい車が欲しい。
Atarashii kuruma ga hoshii
Voglio una macchina nuova.
La costruzione della frase è simile a quella che abbiamo già visto per suki e kirai: l’oggetto desiderato richiede la particella が ga.
Come abbiamo già visto nelle lezioni precedenti, l’aggettivo in I 欲しい hoshii può essere coniugato. Facciamo un bel ripasso di come coniugarlo.
Forma predicativa
Affermativa presente piana
この車が欲しい。
Kono kuruma ga hoshii.
Voglio questa macchina.
Affermativa presente cortese
この車が欲しいです。
Kono kuruma ga hoshii desu.
Voglio questa macchina.
Negativa presente piana
この車が欲しくない。
Kono kuruma ga hoshikunai.
Non voglio questa macchina.
Negativa presente cortese
この車が欲しくないです。
Kono kuruma ga hoshikunai desu.
この車が欲しくありません。
Kono kuruma ga hoshiku arimasen.
Non voglio questa macchina.
Affermativa passata piana
この車が欲しかった。
Kono kuruma ga hoshikatta.
Volevo questa macchina.
Affermativa passata cortese
この車が欲しかったです。
Kono kuruma ga hoshikatta desu.
Volevo questa macchina.
Negativa passata piana
この車が欲しくなかった。
Kono kuruma ga hoshikunakatta.
Non volevo questa macchina.
Negativa passata cortese
この車が欲しくなかったです。
Kono kuruma ga hoshikunakatta desu.
この車が欲しくありませんでした。
Kono kuruma ga hoshiku arimasen deshita.
Non volevo questa macchina.
Nota: come abbiamo già visto nella lezione 38, al posto della particella が si può usare la particella は, ma il significato della frase cambia leggermente.
この車が欲しくありません。
Kono kuruma ga hoshiku arimasen.
Non voglio questa macchina.
この車は欲しくありません。
Kono kuruma wa hoshiku arimasen.
Non voglio questa macchina (ma ne voglio un’altra).
La frase con la particella は fa sottintendere che ci sia qualcos’altro che voglio, qualcosa in contrapposizione con ciò che è indicato dalla particella. In italiano è come se al posto di “non voglio questa macchina” dicessi “non è questa la macchina che voglio”: nel secondo caso si sottintende che ci sia una macchina diversa desiderata.
Chiudiamo questa parentesi e torniamo alle coniugazioni di 欲しい.
Forma attributiva
Affermativa presente
これは欲しい車です。
Kore wa hoshii kuruma desu.
Questa è la macchina che voglio.
Negativa presente
これは欲しくない車です。
Kore wa hoshikunai kuruma desu.
Questa è la macchina che non voglio.
Affermativa passata
これは欲しかった車です。
Kore wa hoshikatta kuruma desu.
Questa è la macchina che volevo.
Negativa passata
これは欲しくなかった車です。
Kore wa hoshikunakatta kuruma desu.
Questa è la macchina che non volevo.ù
Voler fare qualcosa
Nel caso in cui “volere” viene usato come verbo modale*, cioè associato ad altri verbi, non si può usare 欲しい hoshii.
*Nota: i verbi modali, detti anche verbi servili, sono quei verbi che fanno da ausiliari ad altri verbi. Nello specifico sono i verbi “volere”, “potere” “dovere”.
Per dire che si vuole fare qualcosa, si va a modificare direttamente il verbo che esprime il cosa si vuole fare. Mi spiego meglio: se in italiano semplicemente associamo il verbo volere al verbo all’infinito, ad esempio “voglio mangiare”, in giapponese si va a modificare direttamente il verbo mangiare aggiungendo alla sua radice la desinenza -たい -tai.
“Voglio mangiare” quindi diventa:
食べる taberu -> taberu + tai -> 食べたい tabetai
Per i verbi ichidan basta quindi aggiungere -tai alla radice, mentre per i godan si ha radice+I+tai (“radice + I” è come nella costruzione della forma presente cortese o in -masu).
飲む nomu -> nomu + I + tai -> 飲みたい nomitai
Fin qua nulla di strano, c’è però una cosa a cui fare particolare attenzione: il “tai” aggiunto alla radice del verbo si comporta come un aggettivo. Questo vuol dire che viene coniugato come un aggettivo, per cui:
Voglio andare: 行きたい ikitai
Non voglio andare: 行きたくない ikitakunai
Volevo andare: 行きたかった ikitakatta
Non volevo andare: 行きたくなかった ikitakunakatta
Volere che qualcuno faccia qualcosa
Dopo il volere qualcosa e il voler fare qualcosa, l’ultimo caso è il volere che qualcuno faccia qualcosa: in giapponese si prende il verbo coniugato con la forma in TE e lo si abbina all’aggettivo 欲しい hoshii visto prima.
Ad esempio:
パーティーに来て欲しい。
Paatii ni kite hoshii.
Voglio che tu vengo alla festa.
Nota: per i desideri di terze persone, hoshii viene abbinato all’ausiliare がる garu, ma di questo parleremo in una lezione più avanti (lezione 160).
またね!
Salve, avrei una domanda. Spero il messaggio la raggiunga nonostante sia una lezione vecchia. Perché nella forma attributiva di hoshii non si mette na?
Ciao Gabriele,
Perché hoshii è un aggettivo in I e non in NA. Solo agli aggettivi in NA in forma attributiva si aggiunge il な.
A presto
Ero convinto fosse in na visto che era uguale a suki e kirai. Grazie mille per la risposta.