38) Particella は vs particella が
2020年10月20日
Rieccoci per una nuova lezione! Oggi affronteremo un argomento un po’ difficile, perché andremo a vedere la differenza tra due particelle che non hanno un corrispettivo in italiano, o almeno non sempre.
Tema e soggetto
Partiamo da quello che già sappiamo: abbiamo già visto che la particella は wa indica il tema della frase. Ogni volta che la troviamo possiamo tradurla con “riguardo a…”, in pratica indica di cosa si sta parlando.
La particella が ga invece indica il soggetto, ovvero chi o cosa sta compiendo l’azione indicata dal verbo.
In una frase possiamo trovare solo la particella は wa, solo が ga, oppure tutte e due insieme. Partiamo dall’ultimo caso che secondo me è il più semplice.
くだもの は りんご が すき です。
kudamono wa ringo ga suki desu.
Prima di mettervi la traduzione analizziamola in giapponese.
くだもの kudamono è il tema della frase perché subito dopo si trova は wa, quindi possiamo tradurla come “parlando di frutta” o “riguardo alla frutta”.
すき suki è un aggettivo che significa piacevole e ですdesu sappiamo già che è il verbo essere, quindi la traduzione è “è piacevole”.
Rimane りんご が ringo ga: le mele, essendo insieme alla particella が ga, sono il soggetto della frase. Sono le mele ad essere piacevoli.
Ricomponendo tutti i pezzi la frase diventa: riguardo la frutta, le mele sono piacevoli.
Questa frase in italiano diventerebbe “tra tutta la frutta mi piacciono le mele”. Capite che senza i passaggi di prima non sarebbe così chiaro, per cui cercate sempre di sviscerare la frase e riconoscere tema e soggetto. Per il momento lasciate perdere il tradurre dall’italiano al giapponese, sarete in grado di farlo più avanti quando avrete assimilato e fatto vostro il concetto.
Provate ora a rifare l’analisi con la frase seguente.
かのじょ は かみ が 長い (ながい) です。
Kanojo wa kami ga nagai desu.
(kami=capelli, nagai=lunghi)
Qual è il soggetto? Di chi sto parlando (tema)?
Partiamo dall’azione: ながい nagai è un aggettivo che significa lungo (lunga/lunghi/lunghe) quindi nagai desu mi dice che qualcosa è lungo.
Il soggetto, indicato dalla particella が ga è kami cioè i capelli: sono i capelli ad essere lunghi.
Di cosa o chi si sta parlando? かのじょ は kanojo wa cioè di lei.
Riguardo a lei, i capelli sono lunghi. Tradotto meglio diventa “i suoi capelli sono lunghi”.
Facciamo un ultimo esempio per ribadire il concetto.
私 は チョコ が きらい です。
watashi wa choko ga kirai desu
チョコ choko è l’abbreviazione di chokoreeto cioè la cioccolata, mentre きらい kirai è un aggettivo che significa “odiabile”.
“Parlando di me, la cioccolata è odiabile” cioè “Io odio la cioccolata” (bugia, a chi non piace?).
Attenzione che, quando dal discorso è chiaro che sto parlando di me, è meglio omettere il watashi wa, sia perché già si sa, sia perché non è carino. In fondo anche in italiano chi dice sempre io, io, io risulta fastidioso no?
Vediamo ora quando usare は wa al posto di が ga e viceversa.
Torniamo all’articolo della lezione scorsa sull’esistenza: per dire c’è/ci sono ho usato la particella が ga
てぶる の 上 に けーき が あります。
Teburu no ue ni keeki ga arimasu.
Sul tavolo c’è una torta.
È la torta ad esserci quindi, essendo il soggetto della frase, si accompagna a ga. E se avessi usato wa? Come sarebbe cambiata la frase?
てぶる の 上 に けーき は あります。
Teburu no ue ni keeki wa arimasu.
La torta (riguardo la torta) è sul tavolo.
Come vedete la traduzione è diversa, ma qui si vede perché questo argomento crea confusione: in italiano sia nell’esempio prima che nell’ultimo la torta è sempre il soggetto. Vi do un consiglio, cercate di non pensare a chi o cosa è il soggetto in italiano, ma solo nella frase giapponese, sennò rischiate di confondervi. Prima di tradurre in italiano, fate sempre il passaggio:
X は = riguardo a X
X が = è X che
L’enfasi
La particella が ga si usa per dare enfasi: se la particella は wa è una luce diffusa in tutta la stanza, dove la stanza è ciò di cui si parla, la particella が ga è un riflettore che dà luce a qualcosa in particolare per metterla in risalto.
ぼくとさん は がっこう に いきます。
Bokuto san wa gakkou ni ikimasu
Riguardo a Bokuto, sta andando a scuola.
ぼくとさん が がっこう に いきます。
Bokuto san ga gakkou ni ikimasu.
È Bokuto che sta andando a scuola.
Capite la differenza? Nella prima frase l’attenzione è sul fatto che sta andando a scuola, mentre nella seconda punto il riflettore su Bokuto, dico che è Bokuto ad andare a scuola, sottintendo che è lui e non un altro.
Facciamo un altro esempio
ひとかさん は 本 を かいました。
Hitoka san wa hon wo kaimashita.
(hon=libro, kaimashita=comprare al passato)
Parlando di Hitoka, ha comprato un libro.
ひとかさん が 本 を かいました。
Hitoka san ga hon wo kaimashita.
È Hitoka che ha comprato un libro.
Capite che le domande a cui rispondono tale frasi sono diverse: nel primo caso mi chiedo ad esempio “cosa ha fatto Hitoka?”, nel secondo invece “Chi ha comprato un libro?”.
Quando devo chiedere chi fa/ha fatto/farà un’azione, si usa sempre la particella が ga.
Riguardo alla festa, chi viene?
paati (party) wa dare ga kimasu ka.
パーティー は だれ が きます か。
Contrasto
La particella は wa può anche esprimere una contrapposizione tra più cose.
Ad esempio con “すき です suki desu” o “きらい です kirai desu” di solito si usa la particella が ga per dire che qualcosa piace o è odiata. Se invece si usa la particella は wa, si contrappone ciò che piace o è odiato a qualcos’altro. Ad esempio
にく が すき です。
Niku ga suki desu.
Mi piace la carne.
にく は すき です。
Niku wa suki desu.
Mi piace la carne (a differenza di qualcos’altro).
Usando la particella は wa al posto di が ga il senso della frase è quello di mettere in contrasto la carne con qualcos’altro. Questo qualcos’altro può essere lasciato sottinteso ma anche specificato, ad esempio
にく は たべます、でも さかな は たべません。
Niku wa tabemasu, demo sakana wa tabemasen
Mangio la carne, ma non il pesce. Quindi diventa “Mangio la carne, invece non mangio pesce”.
Attenzione che usando una particella al posto dell’altra si può addirittura passare da un complimento a una cattiveria.
Infatti se parlando di qualcuno dico
日本語 が じょおず です。
nihongo ga joozu desu
joozu= bravo in
dico che qualcuno “è bravo in giapponese”
Ma se invece dicessi
日本語 は じょおず です。
nihongo wa joozu desu
con la particella は wa esprimerei un contrasto con qualcos’altro quindi sarebbe come dire “è bravo in giapponese, ma…(sottintendendo che non è bravo in nient’altro).
Lo stesso quando voglio fare un complemento su una caratteristica fisica di una persona. Se dico
リサ は 目 (め) が きれい です。
(risa wa) me ga kirei desu
(parlando di lisa, i suoi occhi sono belli
Se invece dico
目 は きれい です。
me wa kirei desu
significa che ha gli occhi belli, ma nient’altro.
Un altro esempio:
あたま が いたい (です)。
atama ga itai (desu)
mi fa male la testa
usando は wa si dice “mi fa male questo” ma si sottintende non qualcos’altro.
て が つめたい。
te ga tsumetai
le (mie) mani sono fredde
In generale comunque quando si usano verbi che esprimono il sentire qualcosa (dolore, freddo, calore ecc) si usa la particella が ga.
Spero che questa lezione non vi abbia confuso troppo le idee, alla fine come per ogni cosa ci vuole un po’ di tempo per assimilare i concetti.
Visto che questa è stata una lezione abbastanza tosta, la prossima cercherò di farla su qualcosa di più leggero, magari un po’ di lessico o un quiz di ripasso che non guasta mai.
Alla prossima! またね!
Grazie,È stato utilissimo .
Ciao, ho da poco iniziato a studiare giapponese, più o meno un mesetto, e questo sito mi ha aiutato tantissimo!
Tutta via ho una domanda. Per dire che , per esempio, Andrea è cattivo che particella bisogna usare?
Andrea Wa kirai desu, oppure bisogna mettere “ha” al posto di “Wa”?
*”ga”
Ciao Christian,
la frase corretta sarebbe Andrea ga kirai desu, quindi con la particella ga. Però questo non ti traduce “Andrea è cattivo”, ma è più “Andrea è detestabile” o, se aggiungi X wa prima, cioè “X wa Andrea ga kirai desu” diventa X odia Andrea. Prova a dare un’occhiata anche alla lezione 69: lì parlo proprio di piacere e odiare, 好き suki e 嫌い kirai.
Per dire invece che “Andrea è cattivo” puoi dire “Andrea wa/ga warui hito desu”, con la differenza tra wa e ga come scritto in questo articolo cioè:
アンドレアは悪い人です。
Andrea wa warui hito desu.
Riguardo Andrea, è una persona cattiva.
アンドレアが悪い人です。
Andrea ga warui hito desu.
È Andrea che è una persona cattiva.
Ciao Roberta, forse c’è un errore nella frase Niku wa suki desu
È scritto come “wa” e non come “ha”
Comunque mi stai insegnando il giapponese meglio dei libri, grazie T.T
Ciao Luca,
urca, mi era scappato, ora ho corretto.
Wow, che complimentone!
Grazie mille